Educazione Parentale
L’insegnamento non è solo un freddo passaggio di informazioni, ma è una relazione tra due esseri umani, in cui uno è assetato di conoscenza e l’altro è votato a trasmettere tutto il proprio sapere, umano e intellettuale
La pedagogia steineriana prevede che dai sette ai quattordici anni il bambino affronti un ciclo continuo che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado. Questo arco di tempo è notoriamente definito da Rudolf Steiner come SECONDO SETTENNIO.
Mentre per il bambino del primo settennio il mondo è buono e in quanto tale è una realtà da sperimentare, da accogliere e da imitare, per il bambino che, avendo superato la soglia della maturità scolare, entra nel secondo settennio, IL MONDO Ѐ BELLO e quindi una realtà da contemplare. In questo momento è importante che al bambino si accostino immagini contemplando le quali egli possa risvegliare le sue forze intellettuali e morali. Per questo motivo ogni insegnamento deve essere portato attraverso IMMAGINI VIVE che parlano direttamente all’anima del bambino e al suo SENTIRE. Dall’aritmetica all’italiano, dalla botanica alla mineralogia, tutto deve essere permeato di elemento artistico: l’ARTE è la chiave che permette al mondo di entrare nel cuore di ogni bambino.
IL MAESTRO UNICO
Vivere sotto la guida di un’ovvia autorità è proprio una legge di natura dell’anima. Chi in quest’età non abbia mai imparato a innalzare lo sguardo, come nei confronti di un’ovvia autorità, verso l’ambiente che lo ha educato e istruito, non potrà mai diventare un uomo libero
Oltre all’elemento artistico, un altro punto principale che interessa il bambino del secondo settennio è la figura del maestro unico che accompagna la classe per tutto il percorso scolastico. Il maestro è colui che prendendo per mano i bambini ancora piccoli, li conduce alle loro preziose mete, dopo un lungo viaggio che dura otto anni. Questa figura trova la motivazione nella necessità da parte dei bambini di avere una guida, di sottoporsi a un’autorità naturale, nei confronti della quale essi provano sentimenti di venerazione e rispetto. Il maestro, facendo in un primo momento proprie le materie che poi insegna in classe, si fa da tramite tra la conoscenza e i bambini, tra il mondo e i futuri uomini che ha di fronte.
Egli quindi deve essere non solo una persona di conoscenza e cultura, interessata al mondo e alle sue leggi, ma deve essere soprattutto una persona di cuore che sappia sviluppare sentimenti di empatia e sensibilità specialmente nei confronti di ogni singolo bambino che gli è stato affidato.
INSEGNAMENTO A EPOCHE
Un altro pilastro della pedagogia Waldorf è l’insegnamento attraverso epoche: dalla prima classe fino all’ottava le materie principali vengono svolte una per volta durante le prime due ore della giornata per un arco di tempo che va dalle tre alle sei settimane. In questo modo le diverse materie non vengono frammentate e interrotte, ma vengono affrontate in modo approfondito, vengono interiorizzate e assimilate dal bambino. Quando l’epoca di una determinata materia viene abbandonata, i bambini hanno la possibilità di dimenticare, di far sedimentare in se stessi quanto appreso precedentemente. E nel momento in cui la materia viene ripresa dopo il periodo di riposo, essa riaffiora con una comprensione e maturazione maggiore rispetto a quanto appreso prima. Ogni bambino infatti vive in un ritmo ben scandito fatto di veglia e sonno ed è importante per questo associare a tale ritmo anche quello di apprendere e dimenticare. Diviene chiaro che il rimembrare ciò che è sommerso ha la stessa importanza di un risveglio dal sonno.
VITA DI CLASSE
La giornata scolastica ha inizio con un saluto e con un momento dedicato alla parte ritmica, di risveglio del corpo e della mente del bambino. Durante questo momento si recitano poesie, filastrocche legate alle stagioni dell’anno, si intonano canti e si svolgono danze e giochi di movimento. Questa parte ritmica è più consistente nelle prime classi, per poi tendere ad abbreviarsi con le classi seguenti. Dopo questa fase introduttiva si svolge la parte dedicata all’epoca che riguarda l’insegnamento delle materie principali. Al termine della lezione fa seguito la merenda e l’intervallo. Successivamente si svolgono le lezioni dedicate alle lingue straniere e alle materie artistiche.
La ripartizione della giornata si basa su un’attenta conoscenza dell’antropologia del bambino, e poggia quindi sulla consapevolezza di educare e risvegliare le forze non solo intellettuali, ma anche quelle animiche e spirituali: l’insegnamento dell’epoca richiama le forze del pensare, le lingue straniere richiamano le forze legate alla sfera ritmica e del sentire e infine le materie artistiche sono legate alle qualità volitive e spirituali del bambino.
Nelle scuole Waldorf i bambini non studiano sui libri di testo, bensì imparano direttamente dai quaderni che loro, in prima persona, scrivono con costanza e impegno. La cura che traspare dai loro quaderni è indicativa del lavoro e dell’amore che sta dietro alla rielaborazione scritta dei contenuti che vengono proposti in classe. Infatti non è più il libro di testo prestampato a veicolare contenuti a priori, ma è l’azione di ricerca profonda da parte del maestro a permettere all’alunno di assimilare e fare propria la lezione.